Salus per Artem. Arteterapia per il Parkinson
Frequentare i luoghi d’arte fa bene. A tutti, senza dubbio. Ma alcune categorie di visitatori possono trarre benefici particolari dall’osservazione delle opere d’arte e dal partecipare ad attività realizzate all'interno di contesti storici e archeologici, ossia luoghi capaci di innescare nuovi stimoli cognitivi nei partecipanti. In tale ambito, studi recenti (si veda il convegno dedicato al tema dal Fresco Parkinson Institute Italia nel 2018) concordano sul fatto che le persone affette dalla malattia di Parkinson rientrino a tutti gli effetti tra questi potenziali beneficiari. Il convegno Salus per Artem (Salute per mezzo dell’arte), organizzato dal Parco archeologico del Colosseo per la Giornata Internazionale dei Musei 2019, è quindi un’occasione per fare il punto sui principi e gli effetti dell’arteterapia per il Parkinson, dando voce ai protagonisti di questo nuovo approccio alla cura delle malattie neurodegenerative.
Il convegno nasce infatti dalla sentita esigenza di rendere il Parco, per usare la definizione del tema dell'edizione 2019 della Giornata internazionale dei Musei, un vero e proprio HUB culturale: uno spazio sempre più inclusivo, capace di coinvolgere le categorie di visitatori più "fragili" e svantaggiati, concretamente calato nella realtà della comunità locale.
Ed è proprio con questo spirito che il Parco archeologico del Colosseo, oltre a essersi attivato su diversi fronti per garantire un'accessibilità per tutti, ha sviluppato il progetto di riabilitazione Park-in-Parco, condotto dall'inizio del 2019 in collaborazione con l'associazione Parkin Zone a beneficio delle persone con malattia di Parkinson.