Visita di un giardino attrezzato per il ripristino della biodiversità del Sud-Essonne
Ripristino della biodiversità vegetale e animale del Sud-Essonne.
Visita di un tentativo di restauro
La constatazione Come in molte regioni, il numero di specie vegetali e animali del Sud-Essonne e il loro numero è diminuito notevolmente negli ultimi 40 anni. I fenomeni essenziali che hanno portato a questo declino sono, in ordine decrescente d'importanza, la modifica e la scomparsa degli habitat favorevoli alle specie, l'inquinamento (tra cui trattamenti fitosanitari), l'arrivo di specie invasive, i cambiamenti climatici.
Caratteristiche principali del sito Il tentativo di restauro (condotto dal 2019) si trova sul terreno di un'antica fattoria orticola del XVII secolo, alla confluenza di due fiumi, in un ambiente estetico circondato da appezzamenti non più o meno boscosi o trattati in zone verdi.
Metodologia Il metodo adottato mira a correggere i fenomeni citati nella constatazione e a favorire il ritorno delle piante e degli insetti regionali. Questa scelta si basa sul fatto che piante e insetti sono elementi chiave del funzionamento degli ecosistemi naturali. Il loro ritorno e il loro sviluppo sul posto dovrebbe quindi naturalmente essere accompagnato da quelli degli altri gruppi animali (mammiferi, uccelli, rettili, batraci, ...) un tempo presenti ma scomparsi o episodici oggi.
1- Diversificazione degli appezzamenti in modo da riprodurre i tipi di ambienti naturali su Sud-Essonne compatibili con la natura del terreno: rive di fiume restaurate, praterie naturali, incolti, frutteti, siepi, aiuole fiorite formate unicamente da piante mellifere. 2 - Gestione ecologica mediante falciatura annuale dei prati; nessun trattamento fitosanitario e nessun fertilizzante. Limitazione delle perdite d'acqua e delle innaffiature nelle aiuole fiorite coltivate per impianto di mulch biodegradabile. 3- Controllo manuale delle piante indesiderate o a tendenza invasiva. Reintroduzione mediante piantagione o semina di alcune specie regionali. Creazione di rifugi e siti di riproduzione per insetti impollinatori e decompositori. 4- Poiché i cambiamenti climatici non possono essere controllati, si tenta di adattarvi il sito rispettando (e sorvegliando) le specie nuove arrivate naturalmente e forse iniziatrici di un'evoluzione naturale della composizione specifica locale.
Risultati dall'inizio del tentativo di restauro Dal 2019, limitandosi agli organismi facilmente osservabili, si sono potute contare: - 230 specie di piante selvatiche (di cui 5 di orchidee) (che si aggiungono alle 95 varietà di piante coltivate) - 145 specie di insetti, di cui 25 di farfalle - 8 specie di mammiferi - 23 specie di uccelli (più di 30 40 anni fa) - 1 specie di lucertola