Inaugurazione della mostra dell'artista Malgorzata Paszko
Malgorzata Paszko è nata a Varsavia nel 1956. Nel 1975, Scuola di Belle Arti di Varsavia, poi Scuola di Belle Arti di Parigi. Nel 1979, all'età di 23 anni, viene esposta dalla galleria Le Dessin diretta da Claire Burrus alla FIAC. In seguito si sono tenute numerose mostre; alla galleria Camomille e alla galleria Fred Lanzenberg a Bruxelles, alla galleria Koralewski a Parigi. Seguiti da altri luoghi in Francia, Germania, Grecia, Polonia e Beirut dalla galleria Mogabgab. Nel 1986-1987 l artista è stato pensionante di Villa Medici a Roma. Nel 1989 ha vinto il premio Lacourière per tutte le sue gavures. Malgorzata Paszko si inserisce nel movimento del Paesaggio rivisitato. Ogni artista acquisisce quella che può essere chiamata la pelle della sua vernice o la sua texture. Malgorzata si è appropriata di una tecnica che consiste nell'utilizzare una tela non preparata e una pittura molto diluita che attraversa il supporto. E così facendo, la natura che descrive è tanto più mobile, mutevole. La volontà è ora di trascrivere ciò che è più importante: la luce. Le nuove opere segnano una nuova tappa. Non che l'artista voglia allontanarsi da ciò che va considerato come una certa figurazione, ma prende un passo indietro rispetto al soggetto. Che si tratti di paesaggi lontani o di primi piani, si tratta di luce. I cieli sono vaporosi, diafani, talvolta minacciosi. Si evoca quella luce del nord che i pittori amano. Paesaggi, zone d'ombra pesante, fronde, sottobosco accentuano i giochi d'ombra e di luce. E, naturalmente, tutto ciò che riguarda l'acqua e i riflessi. Luce sdoppiata quando il cielo si riflette nello stagno, in modo che questa luce mangia l'intera superficie della tela.