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1 e 2 giugnoPassato
Condizioni
Biglietti di ingresso Villa Manin: Intero €8,00 Ridotto €5,00 (65 anni compiuti; ragazzi da 12 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti; diversamente abili) Sono visitabili gratuitamente la cappella di Sant’Andrea e il parco
Giugno 2024
Sabato 1
09:00 - 19:00
Domenica 2
09:00 - 19:00

Parco di Villa Manin di Passariano

Piazzale Manin 10, Passariano
  • Friuli Venezia Giulia

Terzo Paradiso a Villa Manin

Mostra- Visita
1 e 2 giugnoPassato
Condizioni
Biglietti di ingresso Villa Manin: Intero €8,00 Ridotto €5,00 (65 anni compiuti; ragazzi da 12 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti; diversamente abili) Sono visitabili gratuitamente la cappella di Sant’Andrea e il parco
©villa Manin

Villa Manin ospita la mostra T3rza Terra-Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte a Villa Manin. Parte integrante dell'esposizione è il Terzo paradiso, simbolo ideato da Pistoletto a esprimere l’intreccio equilibrato tra l’artificio e natura, che è stato realizzato nel parco di Villa Manin in forma botanica, su grande scala (50 metri), e rappresenta lo spunto anche per affrontare le questioni, oggi all’ordine del giorno, della produzione agricola e della sostenibilità alimentare.

Tipologia di evento
Visita libera
Tema 2024
I cinque sensi in giardino
Accetto che l'immagine possa essere utilizzata liberamente, a condizione che sia attribuita all'autore per nome, e condivisa alle stesse condizioni.
Condizioni di partecipazione
Tariffe abituali
Tipo di pubblico
Pubblico generale

A proposito del luogo

Parco di Villa Manin di Passariano
Piazzale Manin 10, Passariano
  • Friuli Venezia Giulia
Proprietà dei nobili Manin dalla metà del Cinquecento, i latifondi di Passariano diventarono lo sfondo della magnificenza di una delle famiglie più ricche d’Europa, decisa a rivaleggiare con le più prestigiose corti europee. Dopo i primi abbozzi di Francesco IV Manin (1670), il parco diventa in epoca barocca “Albergo della Pace e del Piacere” (da un poemetto di Daniele Florio, 1766) su disegni di un “Giardiniero Francese” allievo di Le Nôtre, il progettista del parco della reggia di Versailles, arricchiti dal “mastro di casa” dei Manin, Giovanni Ziborghi: labirinti, giochi d’acqua, serragli d’animali, arancere, ghiacciaie sotterranee, giardini pensili, logge eleganti, modelli di fortezze ne fanno una meraviglia destinata a stupire il viaggiatore, tanto che Goldoni lo definirà “soggiorno degno di un re”. Il veneziano Giannantonio Selva e il friulano Pietro Quaglia lo trasformeranno prima (1809) in geometrie illuministe e poi (1863) in romantico “stivale” a forma d’Italia, in omaggio ai sentimenti risorgimentali dei padroni di casa. Fu più volte occupato da truppe straniere, a partire da Napoleone. Quasi abbandonato a sé stesso, anche a causa di discordie famigliari interne ai Manin, fu poi acquistato e restaurato dalla Regione (1969): il parco oggi è aperto al pubblico, con ingresso libero, “oasi” verde in un paesaggio sospeso tra magredi e risorgive.
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Giardino storico formale
© Simone Di Luca