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Sabato 1 giugno, 20:30Passato
Condizioni
biglietto a tariffa unica di 15,00 Euro
Giugno 2024
Sabato 1
20:30 - 22:00
Accessibile alle persone con disabilità motorie

Giardino Bortolotti detto dei Ciucioi

Vicolo dei Ciucioi, 1 - 38015 LAVIS (TN)
  • Provincia di Trento
  • Trentino-Alto Adige

Il profumo degli accordi

"Il profumo degli accordi"
Sabato 1 giugno, 20:30Passato
Condizioni
biglietto a tariffa unica di 15,00 Euro
© Giovanni Bietti

"Il profumo degli accordi"

I grandi compositori brindano con noi

Viaggio nel mondo della musica classica dedicata ai brindisi

Di e con Giovanni Bietti , compositore, pianista e divulgatore musicale.

I colori e i profumi del Giardino dei Ciucioi faranno da cornice al concerto eseguito al pianoforte e commentato dall’eclettico Giovanni Bietti.
Allieterà la serata un conviviale e benaugurante brindisi con vino Traminer aromatico e una fresca bevanda a base di fiori di sambuco e succo degli agrumi maturati nel giardino dei Ciucioi.
Realizzare un concerto che evochi il vino è quindi particolarmente interessante, anche perché si può esplorare il rapporto tra i due mondi sensoriali nelle direzioni più varie. Diversi compositori hanno infatti scritto dei veri e propri “omaggi al vino”: composizioni che evocano la vendemmia, o l’ebbrezza, o la convivialità. Il repertorio di brindisi operistici è senz’altro il più conosciuto in questa categoria (basta pensare a “Libiam nei lieti calici” dalla Traviata di Verdi); ma moltissimi musicisti come Mozart, Haydn, Beethoven, Schubert, e dopo di loro Brahms ed altri ancora, fino almeno a Béla Bartok, hanno scritto anche dei piccoli e deliziosi brani cameristici d’intrattenimento dedicati al vino. Brindisi conviviali, Trinklieder, Canoni scherzosi, Canti goliardici, da salotto o perfino da osteria, ricorrono nella produzione “leggera” di questi musicisti testimoniando il loro spirito conviviale, l’abitudine di assaporare i piaceri materiali oltre a quelli spirituali.
Giovanni Bietti: è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani, è compositore, pianista e musicologo. Collabora con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e tiene regolarmente conferenze anche sottoforma di concerto divulgativo presso molti dei più prestigiosi Contesti italiani, come ad esempio il Teatro La Scala, il Festival MITO SettembreMusica, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Petruzzelli di Bari, l’Orchestra da Camera di Mantova, il Festivaletteratura nella stessa città, il Teatro Regio di Parma, lo Sferisterio di Macerata, il Teatro delle Muse di Ancona, il Teatro Olimpico di Vicenza, il Mittelfest di Cividale, l’Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, il Festival di Ravello.
E’ il curatore delle seguitissime "Lezioni di Musica", la grande iniziativa di divulgazione musicale che va in onda settimanalmente su Rai-Radiotre, e del ciclo omonimo dal vivo che attira migliaia di persone negli spazi dell'Auditorium-Parco della Musica di Roma. Le sue composizioni sono state eseguite, tra l'altro, al Festival Internazionale di Edimburgo, alla Konzerthaus di Berlino, al Festival Internazionale di Kuhmo, in Finlandia, all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, ad opera di interpreti quali il violinista Thomas Zehetmair ed il pianista Boris Berezovsky.

In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà presso l’Auditorium della Biblioteca comunale, in Piazzetta degli Alpini a Lavis (Trento)

Tipologia di evento
Concerto
Tema 2024
I cinque sensi in giardino
Accetto che l'immagine possa essere utilizzata liberamente, a condizione che sia attribuita all'autore per nome, e condivisa alle stesse condizioni.
Condizioni di partecipazione
Prenotazione obbligatoria
Tipo di pubblico
Pubblico generale

A proposito del luogo

Giardino Bortolotti detto dei Ciucioi
Vicolo dei Ciucioi, 1 - 38015 LAVIS (TN)
  • Provincia di Trento
  • Trentino-Alto Adige
Creazione unica di un personaggio singolare, il Giardino Bortolotti detto dei Ciucioi – (denominazione storpiata dal toponimo in lingua tedesca Zum Zoll = alla dogana) - rappresenta in modo esemplare la peculiarità dell'architettura del verde nel contesto alpino.
Il complesso porta il nome del suo creatore, Tommaso Bortolotti (Lavis, 1796-1872), che destinò ogni risorsa alla realizzazione del suo visionario progetto articolato in un misterioso percorso iniziatico che risale sette livelli di terrazzamenti, caratterizzati da sorprendenti artifici costruttivi funzionali alla coltivazione degli agrumi e piante mediterranee. Dopo la morte del proprietario, l'architettura si mantenne sostanzialmente integra fino ai primi decenni del Novecento, mentre la vegetazione originaria iniziò una progressiva decadenza; nel corso del secolo, il giardino, soggetto a numerosi passaggi di proprietà, perse le sue caratteristiche formali, con l'avanzamento della vegetazione infestante, diffusi crolli dei terrazzamenti laterali e il dilavamento degli intonaci a calce che definivano le antiche scenografie.
Il Comune di Lavis ha acquistato il Giardino dei Ciucioi nel 1999 e, dopo anni di restauro, nel 2019 ha aperto al pubblico questo tesoro di inestimabile valore e ricchezza.
Straordinario paesaggio verticale appoggiato sul porfido vivo di una cava medievale, il giardino Bortolotti è un luogo misterioso. Costruito come un insieme di elementi composti per sovrapposizione, appare una sorta di città ideale, scaturita direttamente dalla roccia, in un connubio mirabile tra artificio e natura, dove le superfici verticali superano per estensione quelle orizzontali e le opere in muratura sopravanzano gli spazi verdi. Gli ambiti architettonici principali sono affiancati e arricchiti da ambiti secondari, che, restando a margine dell'itinerario, legano il giardino al paesaggio circostante. L'antico ingresso immetteva al camminamento a spirale attorno alla “casa del giardiniere”. Il percorso di elevazione, metafora di un itinerario iniziatico, dà accesso alle singole terrazze e permette sempre la vista del “palazzo”, della “chiesa” e del “castello”. Dai primi livelli, con ripide e strette scale, si sale toccando i vari ambienti del giardino fino alla serra, destinata alla coltivazione dei limoni. Da qui, con scale sinuose scavate nella roccia, si passa ai gradi superiori fino alla “chiesa”, o, con stretti passaggi, alla terrazza e alla torre.
Dietro la facciata del “palazzo” una enorme cisterna di raccolta dell'acqua alimentava le vasche e le fontane del giardino, tramite un sistema per caduta, dall'alto al basso, attraverso tubazioni in metallo o canalette in legno.

Dopo la morte di Tommaso Bortolotti i passaggi di proprietà ed i cambiamenti nella destinazione d'uso del giardino hanno determinato la decadenza della vegetazione originaria.
Della sua consistenza e tipologia non rimane alcuna documentazione se non una menzione in un saggio del 1927 in cui Luigi Sette descrive che originariamente il giardino conteneva “magnifiche piante rare ed esotiche in due vaste serre: palme, magnolie, aranci, limoni, nespoli del Giappone ed erbe aromatiche”.
Dell'originario impianto vegetale del giardino sono tuttora presenti solo alcuni cipressi, vari esemplari di Iris germanica, poche emergenze di Hemerocallis fulva e un insediamento localizzato di Opuntia humifusa.
La ricostruzione del patrimonio vegetale del giardino è dunque avvenuta sulla base dei pochi documenti storici, della conformazione a gradoni, della giacitura e dell'esposizione, che delineano le caratteristiche identitarie del luogo: un giardino con piante termofile, mediterranee, rare ed esotiche, limoni ed agrumi da collezione, poche alberature con funzione compositiva architettonica, siepi, bordure ed aiuole con fioriture stagionali.
Sono state già messe a dimora circa 2000 piante perenni appartenenti a 120 specie diverse, 6000 bulbose di 50 tra specie e cultivar diverse, oltre a molteplici specie annuali da fiore.
E' in corso l'ulteriore introduzione sui terrazzamenti di varie tipologie di piante (aromatiche, succulente, rose, rampicanti, fruttiferi a spalliera) sempre attingendo tramite testi di fitocronologia botanica esclusivamente a specie e cultivar che erano presenti in Italia all'epoca della realizzazione del giardino.
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Giardino storico formale e Apertura straordinaria
Accesso
A22 Modena - Brennero uscita Interporto Trento Nord. Segui Via di Spini, proseguire sulla SS 12 direzione Bolzano poi svolta a destra e prendi Sponda Trentina, poi di nuovo a destra in Via IV Novembre e poi. a sinistra in Vicolo dei Ciucioi a Lavis. Da Trento Bus n. 17 o Ferrovia Trento-Malé fino a Lavis
Gianni Penasa