Giardino Gradenigo
Santa Croce, 764, 30135 Venezia VE
Il giardino di palazzo Gradenigo in rio Marin fu a Venezia uno dei giardini di maggior estensione. Sopravvissuto intatto fino agli anni venti del secolo scorso, venne in gran parte espropriato per la costruzione di un quartiere per ferrovieri.
Sorto unitamente al palazzo nella seconda metà del sedicesimo secolo, si accrebbe via via di nuovi spazi fino a raggiungere l’apice della fama a fine ‘700 quando vi si svolsero cacce ai tori (memorabile una del 1767) e ad inizio ‘800 con le feste in onore di Eugenio di Beauharnais, ospite di Bartolomeo Gradenigo podestà di Venezia.
All’epoca il vasto spazio doveva considerarsi un’estensione coltivata a verde e a brolo più che giardino disegnato, dato che vi
esisteva una “cavallerizza” contenente fino ad una trentina di cavalli con tanto di stalle ancora rintracciabili nel catasto
napoleonico. Dal medesimo catasto si desume che il monumentale cancello ornato di statue, attualmente posto sul ramo delle Chioverette, era situato in origine nei pressi del Canal Grande a ridosso della chiesa di S.Simon per consentire ai proprietari l’accesso al giardino direttamente con le carrozze provenienti da S.Giuliano, in terraferma, dopo essere state trasportate in laguna su apposite chiatte. Nel giardino era contenuta anche una collezione di elementi architettonici antichi (colonne, capitelli, ed altri elementi architettonici) - segno della passione collezionistica della famiglia Gradenigo – di cui restano una lapide a ricordo della visita a Venezia di Enrico III di Francia e una palla di bombarda utilizzata nella
liberazione di Padova durante la guerra di Cambrai. La porzione rimanente del giardino (meno di un quarto dell’originale)
venne restaurata una ventina di anni or sono ed attualmente si presenta con una superficie a prato contornata per due lati da bordure di rose e ortensie, per gli altri due da pergolati su cui si sviluppano un glicine ed una vite ad imitazione delle “pergole” settecentesche, elementi ricorrenti nei giardini veneziani. Soprattutto la pergola di vite che si
affaccia su finestre aperte su rio Marin, leggermente sopraelevata, costituisce un suggestivo fondale scenico, quasi un piccolo teatro all’aperto, ornato di rose e lavande. Sul lato opposto, si prolunga un vialetto contornato da alberi ed arbusti (cipressi, cercis, melograni, viburni e olee) che raggiunge il cancello monumentale le cui statue sono
state recentemente liberate dall’edera invasiva. In tutto il giardino sono presenti in abbondanza, oltre a una varietà
di rose ed alle ortensie, altri cespugli e fiori (spireae, iris, anemoni, hemerocallis) tali da garantire nell’arco dell’anno una
fioritura varia, densa di colori e profumi in modo tale da rendere la visita del giardino un’esperienza sensoriale. I proprietari del Giardino Gradenigo sono anche i giardinieri.
Tags
Apertura straordinaria e Giardino storico formale
Accesso
Indirizzo completo: Sestiere Santa Croce, 764, 767, 768/ Fondamenta Rio Marin, Venezia (VE)
Palazzo Gradenigo