I Giardini della Rotonda si sviluppano su un’area di 5163 m 2 e sono situati ai margini del centro storico di Padova, a ridosso delle mura cinquecentesche e sul bastione della Gatta, in posizione sopraelevata, e confinano a nord con i giardini di via Fra Paolo Sarpi, a est con il serbatoio di sollevamento, il liceo classico “C. Marchesi” e Viale Codalunga, a sud con Piazzale Mazzini, a ovest con Viale della Rotonda e con la scuola Elementare “Edmondo De Amicis”. È possibile accedervi attraverso due ingressi: quello principale che si trova in Piazza Mazzini verso Viale della Rotonda e quello secondario, in Via Citolo da Perugia (aperto raramente). Il giardino ha la forma di una "L" rovesciata: una prima parte lunga e stretta composta da cinque terrazze che conducono sulla parte sommitale costruita sul bastione a forma circolare, dove è situato il serbatoio d'acqua. L'entrata principale è caratterizzata da un'imponente cancellata in ferro battuto e ghisa, realizzata in stile Liberty, con elementi geometrici nella parte inferiore, motivi floreali nella parte centrale e laterale ed infine lo stemma del Comune di Padova nella parte superiore. Ciascuna delle cinque terrazze ha una fontana circolare in cui l’acqua, simbolo di vita e rinnovamento, lenisce il ricordo della morte. Le cinque fontane circolari sono inserite in aiuole che il recente restauro appena concluso, a cura del Comune di Padova, ha ripristinato nell’originale forma ellittica ed ha arricchito con numerose piante perenni. Sul fondo del giardino vi è il grandioso serbatoio con la fontana principale a forma di tempio, affiancata da robuste strutture murarie a gradoni sormontate da protomi leonine. All'interno del serbatoio idrico detto “La Rotonda”, s'innalzano, a pianta circolare, dei pilastri collegati fra loro da archi perimetrali e radiali in cemento armato. Essi sono disposti su due piani sovrapposti al fine di sostenere il serbatoio pensile in maniera adeguata. I Giardini della Rotonda sono stati costruiti con lo scopo di ricordare i caduti a seguito della bomba austriaca durante la prima guerra mondiale e di esaltare la costruzione di uno dei primi serbatoi idrici di tale portata costruiti in Italia. L'impianto architettonico generale rievoca la corrente tardo-barocca, ma è anche ricco di riferimenti classici (come, ad esempio, le urne-fioriere ed il torrione-mausoleo) trattati con gusto secessionista, mentre il disegno delle aiuole (ellittiche, a goccia) è tipicamente Liberty.