Alla scoperta delle Oasis Nature piloti di Saint-Ouen
Il Giardino della Tranquillità:
Iniziamo la visita con il primo giardino nel cortile del 16 bis recentemente etichettato "Oasis Nature" da Umanità e Biodiversità. È un giardino condiviso accessibile agli utenti del residence, che accoglie i visitatori durante la Festa della Natura e propone laboratori sulla biodiversità. Al centro del giardino c'è un «Key Hole Garden» orto sperimentale utilizzato in Africa, costruito ad arco di cerchio con accesso a forma di buco della serratura che ospita un compost sul fondo che nutre l'aiuola. Utilizziamo il mulino di potatura del Giardino Eco-poetico che funge da «mulch» (copertura biologica) per le piantagioni ed è steso sul pavimento del giardino per mantenere una certa umidità. C'è anche un hotel per insetti e una casetta per uccelli, un abbeveratoio per uccelli in «albero delle bottiglie» realizzato con bottiglie di recupero. I banchi sono realizzati anche con traversine ferroviarie e pallet di recupero. Le piante indigene sono preservate: celidonia, dente di leone, geranio erba a Robert, Balsamine «impaziente», Silene. In autunno seminiamo concime verde che tagliamo e seppelliamo in primavera prima delle nuove piantagioni alimentari. Per l'estate scegliamo annuali mellifere preoccupazioni, Eschscholzia, mirtillo.
Il Giardino Poetico del 16 bis:
Il secondo giardino è un po' nascosto dietro l'edificio, è un antico deserto di acacie che è stato trasformato in un giardino naturale da Camille They. Luoghi di accoglienza di uccelli e insetti sono lì per preservare la fauna locale: un hotel per insetti a forma di totem, abbeveratoi per uccelli a forma di «Gocce di pioggia» un angolo di compost naturale che accoglie i rifiuti di legno e piante. Lasciamo che si sviluppi la flora delle piante autoctone: edera che accoglie gli uccelli e li nutre in inverno, Balsamina e geranio Robert, celidonia... Qui potrete anche ammirare opere di street art, un mix di arte e natura.