Dispositivi AR, VR e XR: il Dipartimento Comunicazione Ipermedia dell'USMB investe il museo!
Per la Notte dei musei, il Dipartimento Comunicazione Ipermedia dell'Università Savoia Mont Blanc investe le collezioni permanenti con 4 dispositivi di realtà mista, virtuale o aumentata!
Nymphea’s Survey De Carole Brandon Nell'ambito dell'opera Nymphea’s Survey, Carole Brandon lavora sugli spazi di incontro tra un edificio patrimoniale, le sue rappresentazioni e l'esperienza in-brandonL'impatto della luce (e dei suoi colori) sulla gestione di un patrimonio. La realtà permette così di rendere visibile e sperimentabile un'esperienza sensoriale del luogo.
i**-REAL** Di Marc Veyrat i-REAL è un'opera d'arte ipermedia XR, che unisce ambienti in VR, Mondi i-REAL attivati con l'aiuto di mappe poste su un Plateau di JE(U) o da un telefono cellulare. Queste cartoline, che propongono anche un ritratto alfanumerico della GUANCIA, sotto il Plateau de JE(U) o su un secondo telefono cellulare, sono i-RISTAMPATE con/dal social network Instagram, prima di essere tra/POSTE su Pinterest. Cinque Mondi i-REAL sono attualmente in fase di sperimentazione, tra cui il Mondo 3 "d-E+E-P-i+V-E".
An Domhan De Gaëtan Le Coarer An Domhan (che si traduce come "la terra" in francese) è un'esperienza immersiva concepita a partire da una metodologia di ricerca creata nell'ambito della tesi del creatore/ricercatore Gaëtan Le Coarer, il cui soggetto è "Fumetti e Realtà Mista, verso nuovi spazi di narrazione". L'esperienza si basa sull'adattamento di una leggenda celtica irlandese in realtà mista. Due utenti, dotati di un visore per la realtà virtuale per uno, uno smartphone per l'altro, incarnano ciascuno uno dei personaggi della leggenda immersi in un altro mondo. Si muovono in due ambienti apparentemente diversi, ma le azioni eseguite da un utente interferiscono con quelle dell'altro utente.
RADICALE De Jordan Fraser Emery RADICALE nasce da un lavoro di ricerca - sotto la direzione di Jacques Ibanez-Bueno - sulle pratiche transgender e sugli spazi queer. Nella filiazione di Absalon, General Idea e Félix Gonzales-Torres, si propone, attraverso un dispositivo di realtà virtuale, di condividere lo stato interiore sensibile e corporale di una intersubettiva di ricerca in contesto queer. Con questa messa in re/presentazione del reale l'artista desidera esplicitare questi mondi queer che cerca «di comprendere e di costruire partecipandovi e scrivendo» (Zitouni Benedikte, 2017). L'esperienza si sviluppa attorno alle riprese 360# dell'artista Eliott de la Prigari - all'interno di un cabaret burlesque a Bruxelles - e di un videoclip dell'artista argentino Max Vanns.