Per questa mostra alla Maison du Berger, l'artista Darla Murphy confronta il sintetico con il selvaggio, il digitale con il sentimento, l'intelligenza artificiale con l'esperienza umana, intrecciandoli al punto di non distinguerli più. Lavora la materia-quale lana prodotta localmente nella valle-con tecniche numeriche e giustappone la vulnerabilità umana, organica, con il nulla tecnologico. Questo lavoro segue una residenza creativa alla Maison du Berger dove l'artista si è sensibilizzato ai paesaggi e alle particolarità della valle. Ha anche condotto un laboratorio con residenti locali intorno alla sua macchina per maglieria modificata. Questo strumento che utilizza a volte nel suo lavoro artistico permette di tradurre immagini digitali in motivi di maglia, come pixel, facendo appello allo stretto legame tra l'industrializzazione della produzione tessile e la memoria digitale. La Maison du Berger e la partnership con una filatura locale, le Laines du Valgaudemar, le hanno fornito le condizioni perfette per occuparsi delle questioni specifiche di questo materiale.