Unendo arte e preoccupazione ecologica, il lavoro di Victoria Arney ha trovato il suo posto nella Casa del Parco e nel Museo delle Alpilles, due luoghi privilegianti un approccio e una scoperta sensibile del territorio delle Alpilles. Sotto la vetrata, il lavoro monumentale di Victoria Arney fa ondeggiare nello spazio il canto melodioso del Rossignol Philomèle i cui trilli complessi ragionano di giorno e di notte. I lunghi rotoli di carta si muovono al minimo soffio d'aria. Evocano la grazia, se non la fragilità, del momento. Nelle sale storiche della Bastide di San Pietro, il visitatore è invitato a passeggiare attraverso i cori che scandiscono l'aurora mediterranea, a discernere gli uccelli di cui l'artista incide minuziosamente i canti nel bosco e a scoprire il lavoro degli allievi della scuola della Repubblica a Saint-Rémy-de-Provence, la cui iniziazione alle ricchezze dell'avifauna si intreccia con la produzione di un'installazione artistica.