Uno dei templi antichi meglio conservati d'Europa apre le sue porte
È l'espressione dei legami privilegiati tra l'imperatore e Nîmes: questo edificio cultuale dedicato al culto imperiale svolgeva un ruolo importante nella vita pubblica delle colonie. Il culto imperiale rende omaggio agli imperatori e ai loro familiari. Sul suo frontone è iscritta una prima dedica a Caio, il patrono della colonia ed erede presunto di Augusto, associato al fratello Lucio deceduto nell'anno 2 della nostra era. Due anni dopo, la morte di Gaio portò i nîmois a iscrivere una seconda linea per onorare i due principi scomparsi prematuramente: «A Gaio Cesare, figlio di Augusto, console, e a Lucio Cesare, figlio di Augusto, console designato, Principe della gioventù». L'architettura religiosa romana ha conservato le caratteristiche dei templi etruschi integrando elementi dell'architettura greca. La Maison carré illustra molto bene queste due influenze. Nel corso dei secoli, il tempio ha subito trasformazioni per adattarsi a cambiamenti di destinazione e alla fine è diventato, nel tardo Medioevo, il corpo principale di una particolare dimora. Dal 1670, il potere reale espresse la sua volontà di reintegrare il tempio nella sfera pubblica. Divenne poi proprietà dei monaci Ugustini, che furono autorizzati a installare la loro chiesa all'interno, a condizione di restituirgli l'aspetto esterno di un tempio. Sebbene la vocazione iniziale del monumento (tempio, basilica o capitolato) sia ancora oggetto di controversie, prevale l'interpretazione data nel secolo precedente dall'architetto italiano Andrea Palladio nella sua opera intitolata: «I quattro libri dell'architettura». Così, il monumento ritrova una vocazione sacra pur affermandosi come modello dell'architettura antica. La demolizione delle mura alla vigilia della Rivoluzione espone il profilo della Casa quadrata sul nuovo viale, alla vista di tutti i passanti. Tuttavia, ci volle fino al 1820 perché l'ingegnere Grangent potesse finalmente intraprendere i primi scavi archeologici e il restauro completo del monumento. Lo spiazzamento del podio ha permesso di intravedere la situazione del monumento così com'era, incorniciato da portici, all'estremità del foro. La Casa Quadrata è diventata un monumento emblematico del paesaggio urbano. La costruzione della piazza d'arte di Norman Foster alla fine del XX secolo, al posto del vecchio teatro, ha creato un piazzale che collega l'antichità alla modernità. Nel 2006 è stato avviato un programma completo di restauro delle facciate. I lavori, sostenuti dal piano di rilancio dello Stato nel 2009 e nel 2010, hanno ridato chiarezza all'architettura eccezionale di questo monumento. La città di Nîmes ha depositato un dossier affinché la Maison carrée sia iscritta al patrimonio mondiale dell'UNESCO.