Salone fotografico: «Una terra di rugby. Bordeaux e la sua Métropole, 150 anni di storia»
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L'eccezionale mobilitazione dei comuni della metropoli e dei loro club, dei collezionisti e dei fotografi professionisti e dilettanti intorno a questa mostra al momento di ospitare la Coppa del mondo di rugby a Bordeaux nel mese di settembre, ha permesso di raccogliere una notevole documentazione fotografica e filmica che serve a definire la sfera del rugby locale e le sue pratiche antiche e attuali.
Una linea cronologica racconta l'impianto e la diffusione del rugby in terre bordolesi in quattro tempi: - Dalle radici del rugby alla prima guerra mondiale. Un contributo locale alla storia nazionale del pallone ovale (1877-1919). - Un periodo tra le due guerre a... molteplici colpi di scena. Un nuovo contributo alla storia nazionale del pallone ovale (1920-1940). - Il rugby della Liberazione fino ai primi anni '90. Una cultura del territorio in una Francia del sud. Rugby delle città e rugby dei campi... (1945-1994),
- la professionalizzazione del rugby a 15 in Francia e la ricomposizione dei club di Bordeaux-Métropole (1995-2023).
A complemento di questo lavoro di memoria inedito, delle tavole tematiche mostrano le azioni educative che sono condotte dal tessuto associativo e istituzionale nelle scuole di rugby e nell'ambiente scolastico, il vettore integrativo dello sport adattato e le azioni sociali e cittadine a favore dell'inserimento dei pubblici in difficoltà, ma anche l'emergere e la diffusione del rugby femminile, la pratica del rugby corporativo e quella dei veterani...
Saranno illustrate anche la sistemazione dei campi dedicati al rugby e la designazione emblematica degli stadi «Sainte-Germaine», «Suzon», «Musard», «Chaban».
Infine, i giocatori, gli arbitri e i tifosi, gli attori e il pubblico di questa storia, sono messi in luce durante il loro incontro nel recinto, gli uni sul campo, gli altri nelle tribune, Ognuno di noi è stato impegnato a proclamare il suo fervore fino a tardi nel dopo-incontro al bar con cui si rifa a caldo la partita.
Così si spiega la diffusione di questa cultura condivisa e il suo contributo al rugby francese.
Gli altri contenuti della mostra - Un'esposizione di 70-80 fotografie provenienti da fondi d'archivio pubblici e privati (Archives La Mémoire de Bordeaux Métropole, Archives de Bordeaux Métropole, quelle di Ambarès, Bègles, Bruges, Cenon, Floirac, Gradignan, Lormont, Mérignac, Pessac, Saint-Médard-en-Jalles, Talence, Villed'Ornon, l'Archivio privato e Ovest).
- Testi e leggende scritti da sociologi e storici dello sport locale, articoli di giornalisti sportivi, citazioni e buone parole verranno a delineare le immagini.
- Una selezione di disegni gentilmente prestati da Michel Iturria, disegnatore e autore della serie cult Les Rubipèdes pubblicata dal 1984.
- Un montaggio audiovisivo di interviste a giocatori, dirigenti di club di rugby e arbitri prodotto dagli anni '90 da La Mémoire de Bordeaux Métropole.
- Scenografia curata da Bruce Milpied, per l'associazione Cdanslaboîte creata nel 2011 per valorizzare la fotografia d'autore.
- La pubblicazione del catalogo dell'esposizione alle edizioni Sud-Ovest (96 pagine, illustrazione in N&B e colori) per ricordare questa esposizione temporanea.
- Visita guidata su richiesta.
- Programmazione di una conferenza presentata da Jean-Paul Callède, sociologo dello sport e vicepresidente de La Mémoire de Bordeaux Métropole.
Vale a dire: a partire da ottobre, l'esposizione totale o parziale, sarà proposta in roaming ai comuni che ne faranno richiesta secondo condizioni da definire.
Informazioni: 06 31 03 99 38 o via mail a mbm@mbordeauxm.fr