«Les Vendanges de Malagar: Viaggi»: incontri, dibattiti, cinema
In occasione delle Giornate europee del patrimonio, venite a scoprire il programma completo proposto dal dominio di Malagar.
Venerdì 15 settembre alle 10 al cinema Lux: - Proiezione di «Premier de cordée», diretto da Louis Daquin, adattato dal romanzo omonimo di Roger Frison-Roche France, 1944 (1h35).
Con André Le Gall, Irène Corday, Maurice Baquet, Jacques Dufilho, Jean Davy, Lucien Blondeau, Marcel Delaître, Mona Dol, Andrée Clément, Roger Blin, Tosca de Lac, Albert Duvaleix
Nonostante gli sforzi di suo padre che voleva dissuaderlo, Pierre Servettaz ha la vocazione di guida ben radicata in lui. Ama la montagna come ama Aline, la sua fidanzata. Invano cercherà di biforcarsi dalla parte del settore alberghiero, invano incidenti e operazioni lo opprimeranno, la montagna rimane la più forte. Lo sente pienamente andando a cercare il corpo di suo padre, fulminato durante una scalata. A sua volta, Pierre Servettaz si dedicherà interamente al mestiere di guida.
Louis Daquin chiese ai suoi attori di fornire loro stessi le scene di ascensione, per essere il più credibile possibile. - Scambi tra Jean-Christophe Rufin a seguito della proiezione, moderazione di Florent Lemonier, direttore del cinema LUX.
Venerdì 15 settembre a Malagar:
- Alle 14.30, partecipate a «Letteratura senza frontiere»: Conversazione tra Jean-Christophe Rufin e Éric Fottorino, scrittori
Storia, romanzo o romanzo poliziesco, qualunque sia il genere, l'altrove ha sempre la parte bella nei libri di Jean-Christophe Rufin che dà vita ai suoi personaggi in tutti gli angoli del pianeta. - Alle 16, scoprite «La tentazione dell'altrove» di Martin Legros, direttore di Philosophie Magazine: Fin dal Rinascimento e dalla tradizione umanistica del grande viaggio di formazione, i filosofi ci insegnano che le menti si espandono in proporzione ai loro spostamenti nello spazio. Questa tentazione dell'altro, aprendoci all'ignoto, ci renderebbe più vivi, più colti e, chissà, forse anche più felici? - Alle 17, approfittate di «Voyager per testimoniare, ideale e limiti del grande reportage», in collaborazione con l'IJBA (Institut du journalisme de Bordeaux Aquitaine): Tavola rotonda con Arthur Carpentier, giornalista servizio video Le Monde, Pierre-Olivier François, Giornalista e documentarista, Salomé Parent, giornalista indipendente, ex corrispondente per La Croix in Medio Oriente, Margaux Benn, grande giornalista al Figaro, Premio Albert Londres Stampa scritta 2022 e Arnaud Schwartz, moderatore. Per comprendere il rapporto dei giornalisti sul viaggio, dobbiamo esplorare sia gli aspetti pratici che quelli immaginari dell'esperienza sul campo, esaminando anche i nuovi metodi di copertura delle aree inaccessibili, tra cui l'OSINT (Open source intelligence).
Sabato 16 settembre a Malagar: - Alle 10.30, «Montaigne, Montesquieu e Mauriac in viaggio» di Anne-Marie Cocula, presidente del Centre Francois Mauriac de Malagar.
- Alle 11:30, scoprite «Aller simple vers l'exil» di Sonia Devillers, giornalista e giornalista su France Inter. In «Gli Esportati» (Ed. Flammarion, 2022), Sonia Devillers racconta in che modo migliaia di persone, tra cui i suoi nonni, sono stati «esportati» dalla Romania di Ceaucescu. Un esilio la cui brutalità e conseguenze si radicano in una storia familiare ben oltre la generazione che l'ha subito.
- Alle 14.30, partecipate a «Le voyage spatial, entre science et fiction»: Conversazione tra Franck Selsis, direttore di ricerca al laboratorio di astrofisica di Bordeaux, e Natacha Vas-Deyres, saggista e conferenziera, specialista di anticipazione e di fantascienza. Viaggiare ed esplorare lo spazio, visitare pianeti e galassie è senza dubbio uno dei sogni più antichi dell'umanità fin dall'antichità. Dai viaggi fantasiosi sulla luna agli esopianeti scoperti dagli astrofisici, vi proponiamo un dialogo tra scienza e immaginario, tra fantasie e realtà dello spazio.
- Alle 15.30 «Viaggiare diversamente... »: ... Sì, ma come? Fuori dai sentieri battuti e dai grandi flussi turistici? A piedi, a cavallo, in bicicletta, in treno? Scegliendo la vicinanza piuttosto che l'altro lato della Terra? Insomma, come non rinunciare a scoprire il mondo senza continuare a devastare il pianeta?
Dibattito con Saskia Cousin, antropologo e sociologo, Julien Blanc-Gras, giornalista e scrittore, Rémy Knafou, geografo, professore emerito dell'università Paris 1-Panthéon-Sorbonne, Juliette Vald-Labaronne, giornalista, autrice di Slow train (Ed. Arthaud, 2019) e Laurent Mauriac, moderatore.