«Il mondo in risonanza» parte dal postulato che dobbiamo dar prova di adattabilità e di flessibilità in un mondo instabile, dove i riorientamenti sono sempre più numerosi. Questa «ingiunzione» di essere nel movimento ha conseguenze contraddittorie: da un lato i cambiamenti sono nuovi orizzonti colmi di realizzazione personale, dall'altro sono potenzialmente ansiosi perché rivelano il carattere caduco e temporaneo delle nostre acquisizioni. Di fronte a questa constatazione, il museo mette in atto un dispositivo di scoperta e sperimentazione della costruzione di sé e del suo potere di agire, come vengono affrontati negli approcci contemporanei della psicologia dell'orientamento. La scenografia consiste nel mettere in dialogo un universo ricco di oggetti e di opere che rappresentano il mondo con spazi propizi alla calma, invitando il visitatore ad immergersi in una riflessione personale intorno a sei temi: l'amore, l'amicizia, l'avversità, la legge, il caso e il sé.