Un castello per tutti: la lunga storia della Casa del cittadino, a Fontenay-sous-Bois

L'attuale Casa del cittadino è frutto delle molteplici trasformazioni di una grande dimora privata e del suo parco collinare nel corso della seconda metà del XIX e del XX secolo. La visita propone di osservare gli edifici attuali e i loro spazi esterni cercando le testimonianze delle diverse fasi di evoluzione del sito. Il parco collinare che abbelliva la dimora, con i suoi viali, i suoi corsi d'acqua, i terrazzamenti, le foglie e gli annessi e il suo orto, ha innanzitutto risposto alle esigenze dell'istituzione Belle-Vue, collegio di ragazze. Durante la seconda metà del XX secolo, questi spazi verdi generosi sono stati gradualmente lottizzati come parte di una densificazione dell'intera isola che maschera oggi la logica globale del vecchio dominio, mantenendo alcune tracce e parte della vegetazione. Le due ali principali e le costruzioni annesse, più volte ristrutturate, hanno continuato ad essere un luogo di residenza collettiva. Dopo il colpo di stato cileno, i sacerdoti della Missione di Francia che occupavano la proprietà, hanno accolto famiglie di rifugiati dal 1973 al 1987. Venite a scoprire il castello/casa delle associazioni e del cittadino, luogo di incontro che permette a tutti di godere di un sito eccezionale, testimonianza di una lunga storia segnata da momenti significativi di accoglienza e di solidarietà. Visita guidata di Franca Malservisi, architetto e dottore in storia dell'architettura presso il Consiglio di Architettura, Urbanistica e Ambiente della Val-de-Marne.