La conferenza affronterà il ruolo della collezione del Libro di domani nel panorama dell'edizione popolare tra le due guerre. Essa riguarderà la creazione della libreria Arthème Fayard a metà del XIX secolo e la sua evoluzione fino al lancio della serie nel 1923.
Metterà in evidenza l'originalità e le cause del suo successo presso un nuovo pubblico. Evocando i suoi autori, presenterà anche l'offerta editoriale di Fayard e le partnership concluse con i suoi confratelli per attirare nuovi autori e sostenere il ritmo di una pubblicazione mensile.
Essa mostrerà soprattutto come la vera innovazione di Arthème Fayard fu la scelta dell'illustrazione dei libri con incisioni originali su legno.
Realizzate dai migliori artisti del libro d'epoca, la collezione ha potuto rivaleggiare con l'offerta bibliofilica, di cui si ricorderà l'età d'oro, e alla quale si poté legittimamente confrontare.
Infine, si impegnerà a mostrare il valore patrimoniale di una collezione iconica per la città di Fontenay-aux-Roses. Da una parte per la presenza a Fontenay della tipografia Bellenand che produsse la quasi totalità dei numeri (235 in totale fino al 1947). D'altra parte con il suo più fecondo illustratore, il fontenasiano di origine russa, Jean Lébédeff che vi visse più di trent'anni.
Di Christian Fournier, architetto e collezionista di Fontenasian.
Questa conferenza sarà seguita dalla proiezione di un film dedicato a Jean Lébédeff (durata: 40 minuti).