Incontro letterario con le scrittrici Mazarine Pingeot e Nathalie Kuperman.
L'espressione di una verità di sé nell'autobiografia, invenzione rousseauiste, ha sempre lo stesso significato oggi?
Mazarine Pingeot è una scrittrice e insegna filosofia all'Università di Parigi 8 e all'IEP di Bordeaux. Esplora regolarmente nei suoi romanzi i temi della famiglia, dell'infanzia_,_ attraverso una scrittura che affronta l'intimità e l'autobiografia mentre difende il diritto alla vita privata. È autrice di numerosi romanzi, tra cui Bouche Cousue (Julliard, 2005), Pour mémoire (Julliard, 2011), Silence (Julliard, 2019), E la paura continua (Mialet Barrault, 2021). Nel 2016 ha pubblicato il saggio La dittatura della trasparenza di Robert Laffont.
Nathalie Kuperman ha ricevuto il premio Closerie des Lilas per Le ragioni del mio crimine (Gallimard, 2012), è anche autrice di La legge selvaggia, Eravamo esseri viventi (Gallimard, 2014), Io sono il tipo di ragazza (Gallimard, 2018)__, Eravamo pesci (Flammarion, 2021). Lo stile incisivo di Nathalie Kuperman eccelle nel mettere il dito sulle asperità del mondo contemporaneo. Tutto in precisione, sottigliezza, senza concessioni - e con umorismo.
"L'accordo era dire tutta la verità. Tuttavia, avevo bisogno di passare attraverso la finzione, altrimenti non avrebbe avuto alcun interesse."
Moderatore: Nathalie Gendrot
Evento organizzato nell'ambito del Festival Vis_**-à-Vis (4-5 giugno, 2-3**_ luglio**, 17-18 settembre) a Charmettes. Programmazione ideata con il Circolo dei lettori di Torino.**