Conferenza sulla storia dell'architettura psichiatrica
La relazione tra le teorie della cura e le concezioni architettoniche nel XIX secolo
I primi manicomi apparvero a seguito di un rapporto redatto nel 1818 da J.J. Esquirol, discepolo di Ph. Pinel. Furono concepiti secondo le direttive precise dei medici alienisti, in funzione delle esigenze presunte del trattamento delle malattie mentali. Esquirol disegnò il primo programma architettonico per l'asilo Saint-Yon de Rouen (1821). Questo sistema fu rapidamente abbandonato a favore di una configurazione ispirata al progetto di Hôtel-Dieu di J.-R. Tenon, pubblicato nel 1788, e applicato una prima volta all'asilo di Le Mans (1828). Con la disposizione molto simmetrica dei suoi padiglioni, l'accento posto sulla funzionalità del servizio, l'importanza accordata alla circolazione dell'aria per ragioni igieniche, infine degli allestimenti interni di aspetto austero se non carcerario, offriva un partito architettonico qualificato dal sig. Parchappe di «sistema asilaire francese». Si sviluppò poco nella forma e persistette in Francia fino all'alba del XX secolo.