Esposizione: installazione architettonica «A Roof for Silence»
Nell'ambito dei suoi legami di cooperazione con il Libano, il Dipartimento della Senna Marittima accoglie all'abbazia di Jumièges il progetto A roof for silence, progettato dall'architetto libanese Hala Wardé.
Dal 15 giugno al 6 novembre, l'installazione A roof for silence (Un tetto per il silenzio), progettata dall'architetto franco-libanese Hala Wardé, tenta di rispondere alla seguente domanda: dobbiamo avere paura del vuoto e del silenzio?
Si trova nel cuore delle rovine dell'abbazia di Notre-Dame de Jumièges e la sua architettura monumentale a cielo aperto. Il padiglione centrale, simbolicamente esploso, si scompone in cerchi concentrici dove le opere dell'artista Etel Adnan, intitolate Olivea in omaggio alla dea dell'ulivo e raffiguranti sedici alberi millenari, sono tradotte in ceramiche. Questo insieme simboleggia il «diritto al silenzio» e il «vivere insieme». È stato presentato nel 2021 nel padiglione libanese alla Biennale Internazionale di Architettura di Venezia.
Etel Adnan, scomparsa il 14 novembre scorso a Parigi, è considerata una delle più grandi artiste e poetesse degli Stati Uniti e del Libano. Le ceramiche realizzate a partire dai suoi dipinti sono uno dei suoi ultimi progetti. Costituiscono l'elemento centrale dell'impianto A roof of silence. Realizzate dal Polo Ceramico Normandia con la collaborazione del Centro di Ricerca sulle Arti del Fuoco e della Terra di Limoges, sono un omaggio alla tradizione ceramista libanese e all'artista scomparsa. Questa realizzazione darà luogo ad uno scambio tra ceramisti normanni e libanesi nel quadro della cooperazione tra la Francia e il Libano attuata dal Dipartimento della Senna Marittima.
Le opere fotografiche di Fouad Elkoury attorno agli ulivi millenari di Bchaaleh, si inseriscono in un secondo cerchio ed entrano in risonanza con le ceramiche di Etel Adnan e la sua poesia. Nel rispetto dell'eredità letteraria e artistica dell'abbazia, la poesia e la musica sono messe al centro dell'installazione che si basa su una composizione sonora originale, concepita a partire dalla raccolta di poesie di Etel Adnan «Night».
Questa creazione sonora e spaziale accompagna il visitatore dal suo ingresso nella navata fino al coro dell'abbazia, dove frammenti di voci e musica sono percepibili in ciascuna delle sette cappelle ricostruite a semicerchio. Questi frammenti sono ricomposti in un'unica partizione all'interno del coro.