Nel nostro mondo contemporaneo, le mostre si susseguono ad un ritmo sfrenato, a seconda dei nostri appetiti di emozioni e di conoscenza. Cosa ne rimane, una volta chiuse le porte? Un catalogo, un archivio, alcune foto, ma a volte molto meno, soprattutto quando si torna indietro nel tempo - un piccolo libretto, un semplice invito possono essere la traccia principale. Questi documenti effimeri, che spesso hanno vissuto solo il tempo di essere frettolosamente percorsi, sono stati raccolti dalla biblioteca fin dalle sue origini, senza dubbio sotto l'impulso di alcuni dei suoi primi bibliotecari, René Jean e Clotilde Brière-Misme, che furono anche critici d'arte. Soprannominati qui «cartoni verdi», dal nome delle scatole verdi che le conservavano in origine, e che le conservano sempre in parte, costituiscono una delle grandi collezioni della biblioteca, accanto alle stampe moderne o ai libri di festa per esempio. Le Giornate europee del patrimonio sono l'occasione per presentarne per la prima volta una selezione al pubblico e per mostrare la ricchezza e la diversità estreme, spesso insospettate, di questi piccoli testimoni della storia dell'arte.
Commissariato: Jérôme Delatour, INHA
Informazioni pratiche
Sabato 17 e domenica 18 settembre
10.00 - 18.30
Salle Labrouste
Accesso tramite il giardino Vivienne, 5 rue Vivienne 75002 Parigi
Ingresso gratuito
Prenotazione obbligatoria su bande orarie di 15 minuti