La tela di Jouy si riassume nel suo nome anche se, paradossalmente, non si identifica sempre l'uomo con la sua industria, né il villaggio nella culla della sua arte. Presente dal XVIII al XIX secolo, ha lasciato un'impronta ancora visibile oggi, edifici che hanno ciascuno una storia da raccontare; ne prenderemo alcuni, i più emblematici come il ponte di Austerlitz; sono questi "ciottoli" che ci serviranno a perpetuare la trasmissione della storia del "leggendario fondatore" (Henri Clouzot).
Nel 2022, più di duecentocinquanta anni dopo la stampa della prima tela a Jouy-en-Josas, i novizi del primo concorso della città - aperto a tutti -, hanno scelto di interpretare, ognuno a modo suo, questa leggendaria avventura incarnata in un solo nome: Christophe-Philippe Oberkampf.
La sua storia si unisce a quella degli editti di proibizione/libertà di fabbricazione & gli editti di divieto/autorizzazione della religione protestante in Francia.