Due attrici della compagnia Les mille printemps si servono del teatro come di un territorio dove esprimere una parola impegnata, dove osservare e far vivere incroci di ideali, senza imporre una lezione e al di fuori di ogni giudizio morale. Pensano ad un workshop di successo quando i presenti ne escono con la sensazione di aver vissuto momenti forti e inediti, con domande in testa e la voglia di risalire su un piatto d'argento. L'essenziale non è dunque di rispondere alle domande, ma di porle. Possiamo dimenticare le nostre età per guardarci dall'essere umano all'essere umano, da pari a pari. e. e? Possiamo staccarcene? Cosa ci impedisce di vedere l'altro così com'è, oltre questa età? Dopotutto, tutti invecchiamo. Tutte domande che saranno il loro punto di partenza. Vogliono far conoscere il loro universo e i loro strumenti di creazione, affidandosi anche ad altri autori.rice. s, e altre opere di altre discipline (pittura, danza, musica) che alimentano l'immaginario comune. Vogliono rendere possibile un'analisi collettiva dei preconcetti che continuano a dividere la nostra società segmentandola per gruppi di età, cercare di comprendere insieme le discriminazioni che ne derivano, attraverso varie tecniche di dibattito e di scrittura, attività di osservazione sensibile, ascolto ed espressione del corpo. Osservare come i corpi si addomesticano e dialogano. Osservare gli shock e le evidenze. Confrontare i cliché, divertirsi con ciò che ci allontana e ciò che ci unisce. Osservare e sentire come i racconti, le testimonianze entrano in risonanza. Guardare ciò che ciascuno. Viene a cercare in una tale esperienza collettiva (l'avventura, l'ignoto, la saggezza, la gioventù...).
Incontra la compagnia allo spettacolo Biques il 17 novembre 2022 a La Sucrerie.