La mostra «C'era una volta... » presenta quattro anni di acquisizione e permette di scoprire una nuova parte della collezione del FRAC, un tesoro che appartiene a tutti noi!

Quale storia può raccontarci una collezione d'arte che riunisce diverse opere di diversi artisti? Come, da chi e per chi esiste questa collezione? Su quale storia ci informa? Quella dell'epoca, dell'arte, dell'opera, dell'artista? Chi racconta questa storia? Raccogliere qui e ora opere della collezione del FRAC Champagne-Ardenne, il cui unico punto comune è a priori i loro anni di acquisizione, è una scommessa. Dialogheranno, risuoneranno le une con le altre o al contrario entreranno in dissonanza?
Ciò che è certo è che il territorio sconosciuto, nato dalla loro presenza, esisterà solo una volta, il tempo dell'esposizione. Percorrere questa geografia sensibile permette di fare un passo indietro, di guardare indietro e di mettere in prospettiva una selezione di quattro anni di acquisizione. Lasciare tutto il posto all'impressione, seguire l'intuizione di un legame, ascoltare i silenzi e gli spazi vuoti tra le opere è rendere possibile la costruzione di una narrazione libera. Perché c'è un legame, anche se invisibile, tra di loro: il lavoro di cinque personalità di diversa estrazione, riunisce per quattro anni, dal 2018 al 2021, con la missione di arricchire la collezione del FRAC.
Con opere di Lawrence Abu Hamdan, Saâdane Afif, Ouassila Arras, Alex Ayed, Sophie Barber, Orian Barki e Meriem Bennani, Étienne Chambaud, Gaëlle Florence Jung, LOW PROFILE, Randa Maroufi, Juliette Mock, Nicolas Momeim, Joanna Piotrowska, Sara Sadik, Rosalie Schweiker, Agnès Thurnauer, Julia Wachtel
Curatrice della mostra: Marie Griffay_, direttrice del FRAC Champagne-Ardenne_