I sotterranei del museo
La muraglia costruita su una trentina d'anni fu presumibilmente terminata a metà del IV secolo. Il muro di cinta raggiungeva i 1245 m di lunghezza, circondando una superficie di 9 ettari. Una serie di torri, di cui il museo conserva una torre d'angolo (in origine poteva raggiungere i 30 m. con la sua copertura) rinforzavano regolarmente il bastione in parte costruito con materiali di recupero, provenienti da edifici pubblici e templi del secondo secolo (colonne, incrostazioni, frammenti scolpiti...). La parte orientale del recinto, formato dall'antico anfiteatro (1º sec.), è visibile al livello delle terrazze del giardino del museo. Trasformato in fortezza nel III secolo, l'anfiteatro è integrato nel baluardo difensivo del Basso Impero, baluardo, di cui costituisce l'elemento strutturale, nella prima metà del IV secolo. Il suo insediamento in cima ad una piccola «collina» ai margini della zona urbanizzata antica, lo mette al riparo dalle piene, facilita la circolazione nei suoi dintorni e lo segnala da lontano come un simbolo ostentatorio della potenza della città. Edificio di struttura massiccia e di forma sensibilmente ellittica, le sue dimensioni stimate sono allora di 122 m per 94 m. Ingrandito nel II secolo (156 134 m), diventa uno dei più vasti di tutto l'Impero romano al punto di essere talvolta definito «mostro architettonico»Nel XXI secolo le sue dimensioni colossali non sono spiegabili con le dimensioni di Caesarodunum e della città dei Turoni. Questa muraglia sarà riutilizzata, tranne il suo fianco occidentale, in diversi recinti successivi di Tours, l'estensione del recinto al 12º s. poi al 14º s. Il baluardo gallo-romano è parzialmente iscritto a titolo di monumenti storici dal 1927. Sotto la parte occidentale delle mura si trova il sotterraneo del museo. Fu certamente messo in cantiere dai canonici della cattedrale per recuperare materiali, ma soprattutto per immagazzinare cibo. Cantina, riserva, il sotterraneo fu anche sotterraneo, per mettere in fresco alcuni personaggi indelicati. Lo testimoniano numerosi graffiti e pezzi scolpiti (uccello, stemma, stemma di Tours, testa di diavolo...). Infine, è ancora visibile l'unica iscrizione latina dell'indipendenza della città di Tours: "CIVITAS TURONORUM LIBERA", la città libera dei Turoni. Tutti i frammenti di queste iscrizioni sarebbero una dedica della città all'imperatore romano Claudio e ai suoi figli, Tiberio Claudio Druso e Britanico, inscritta sulle pareti di un tempio elevato in onore dell'imperatore in seguito alla conquista della Bretagna, intorno all'anno 50.