A metà degli anni 2000, Mein Kampf, il libro programmatico di Adolf Hitler cadde nelle mani di Linda Ellia. Colta da un senso di rabbia e ingiustizia, decide, non di ignorare il contenuto di questo lavoro, ma di combatterlo.
Comincia allora a ricoprire una trentina di pagine, prima di far partecipare un pubblico venuto da tutti gli orizzonti a questo lavoro. Sconosciuti trovati per caso per strada, disegnatori famosi, artisti, studenti di scuole francesi, tedesche, americane, La nostra lotta è il prodotto di un lavoro collettivo... Ogni pagina è così frutto di un'emozione e di una riflessione intima su questo «breviario dell'odio».