Pittore autodidatta è attratto molto presto dalla pittura per l'emozione che dona. La sua formazione di ingegnere con come specialità il nome* gli fa scegliere gli espacs contemporanei e ci fa scoprire che tutti hanno una bellezza insospettata che un tratto di luce basta qualche volta a rivelare. Allo sbocco del tunnel senza fine la luce anche un po' grigia vi conforta, mentre quella che illumina gli ultimi gradini della scala vi fa sperare in una bella giornata avvolta nel sole. Clermontois d'origine rende un bell'omaggio alla rue Montlosier e testimonia per altri paesaggi urbani di un'esistenza più o meno lunga o di uno stato precedente. Géraud CAILLEY ci mostra ciò che sarà perduto. *è stato notato da "l'Agenzia per la promozione della creazione industriale" ed etichettato nell'Osservatore del design nel 2016. Ha esposto a Chamalières nel 2015 (associazione "il mulino della Tiretaine) e al salone degli Indipendenti al Grand Palais nel 2020
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