Inchiostri, acquerelli, gessetti, per abitare il tempo dell'immobilità, dell'inquietudine, parlando di architettura e di paesaggi, senza parole, per ricomporsi attraverso il mondo disegnato, guardato, in un lavoro incessante, che discrimina, separa, collega, compone, ricompone, Raccogliere, raccontare il quotidiano, lavoro di architetto per abitare questo mondo, umanizzato.
Taccuini di solitudine : confinamento, percorso dello sguardo, intorno alla casa dell'esilio e dell'infanzia, brevi itinerari fino al Grand Som, attraverso la frazione, appezzamenti dei massicci della Certosa, in primavera, nella successione delle ore, dei giorni, delle stagioni, la mano afferra intorno, Il mondo, per prendere piede.
L'autore Paul Girard, architetto del patrimonio, architetto degli edifici della Francia della Lozère, dottore in filosofia, appassionato di fumetti, cinefilo, avrebbe sognato di essere un tecnico della luce sui set cinematografici, Parigino nato a Lione, ritorna sempre nel paese delle vacanze della sua infanzia, la Chartreuse en Isère.
In presenza dell'autore il sabato dalle 14 alle 17.30.