Il museo d'Orsay è ricco di una collezione di circa 55.000 disegni, tra cui diverse centinaia di taccuini e pastelli, disegnati da oltre 6.000 artisti diversi. Questa collezione è al tempo stesso vertiginosa e aleatoria: vertigini del numero, casualità delle donazioni, lasciti, vendite, opportunità, personalità, incontri, permettendo di delineare una storia dell'arte del periodo 1848-1914. I disegni, provenienti spesso dall'universo intimo degli artisti, sono meno conosciuti e documentati dei capolavori esposti. La mostra del Palazzo Luce è quindi l'occasione per valorizzarli, studiarli, e proporre una ricca panoramica della pratica del disegno nella seconda metà del XIX secolo, attraverso i vari aspetti di questo medium, sia nelle tecniche (pastello, carboncino, acquerello, inchiostro, grafite...) che negli usi (quaderni di schizzi, progetti di illustrazioni, bellissimi fogli di presentazione...). Il filo che collega i topografi scelti nella mostra è il sogno, inteso in senso ampio di vita interiore, di relazione tra soggettività e realtà, di superamento del visibile, di onirismo, di sogno e di immaginazione creativa. Il percorso si articola a partire da cinque sezioni: sguardi interiori o figure del sogno e della fantasia; esperienze oniriche del paesaggio; mostri e meraviglie; pagine e disegni ispirati dalla musica. Commissariato scientifico: Leïla Jarbouai, curatrice capo del museo d'Orsay con la collaborazione di Geraldine Masson, collaboratrice scientifica di arti grafiche, museo d'Orsay. Commissariato generale a Evian, William Saadé, curatore onorario del patrimonio.