Atelier Cierges: un know-how intorno alla vita delle chiese
Atelier Fabbricazione delle candele, un savoir-faire tradizionale intorno alla vita delle chiese
dalla Ciergerie Leroy di Boulogne-sur-mer
A Wimereux, con il partenariato della Città, l'Associazione degli Amici della Chiesa ha federato le associazioni locali di valorizzazione del Patrimonio (civile, religioso, militare) per invitarvi ad alzare gli occhi verso il viadotto e ad esaminare la costruzione della ferrovia a Wimille, con la sua stazione, che è stato l'elemento decisivo nella genesi della stazione balneare di Wimereux (attualmente classificata Site Patrimonial **Remarquable). Un'**urbanizzazione indipendente di Wimille si è creata, con il suo centro città, attorno alla sua chiesa (attualmente chiusa per restauro). L'AEICW propone anche alcuni laboratori sui mestieri che gravitano intorno alla vita e alla costruzione delle chiese.
Atelier «Cierge» by la ciergerie Leroy: per scoprire le diverse fasi della fabbricazione delle candele, grazie all'esperienza della Ciergerie Leroy de Boulogne-sur-mer.
Un po' di storia:
In origine, la cera d'api serviva in particolare a fabbricare candele per illuminarsi la sera. Se erano fatte di sego di bue (o di pecora) le chiamavano «candele». Prima della candela, per secoli, il giunco è stato usato per fare candele. Spaccato con cura per non rovinarne il midollo, era immerso in grasso vegetale o animale che si lasciava poi indurire. Lo bruciavano nei fornelli.
La candela era più conveniente senza essere eccessivamente costoso.. Meno liquido che si rovescia, fiamma da regolare, serbatoio da riempire. Ma il sego scorre e ferisce le dita, la fiamma rimane gialla e fumosa, bisogna sempre mantenere lo stoppino che finisce per carbonizzare, contrariamente alle candele con cera d'api che emetteva molto meno fumo nero.
La cera mantiene i vantaggi della candela e ne elimina i difetti. Ma il suo prezzo (sotto Luigi XIV il costo di una candela equivaleva al salario giornaliero di un operaio specializzato, pari a circa 2,5 sterline) limitando la diffusione alle più alte sfere della società e in particolare alla regalità. Il popolo si accontenterà di candele di sego.
La candela come tale fu sviluppata a metà del XIX secolo e si distingue dalla candela per la sua materia prima e per l'uso di stoppini di cotone intrecciato. L'intreccio permette alla ciocca di piegarsi e di consumarsi: inutile allora soffiarla. La comparsa della paraffina solida (distillato di petrolio) e della stearina (estratto di grasso animale e vegetale) permette ormai la produzione di candele di migliore qualità.
Il cero di Leroy:
Installata a Boulogne sur mer dal 1870, la ceriera LEROY, forte di un know-how artigianale tramandato di generazione in generazione, produce fin dalla sua origine candele di qualità. Azienda a conduzione familiare, diretta da Alain Bontemps e da sua figlia Olivia, ha ricevuto nel 2015 l'etichetta "Impresa del Patrimonio Vivente ". È una delle ultime aziende produttrici di ceri nel nord della Francia.