Esposizione: la Manica ricostruita. Quartieri di città e cuori di borghi
All'indomani del conflitto della seconda guerra mondiale, ben 114 comuni della Manciuria sono stati dichiarati sinistrati e hanno così beneficiato di un piano di riassetto e di ricostruzione. Grandi architetti degli anni '50 (Louis Arretche, André Hilt, Marcel Mersier, Olivier Lahalle...) hanno creato edifici notevoli nella Manica.
Le autorità pubbliche, gli urbanisti e gli architetti hanno dovuto ridisegnare il quadro di vita della popolazione, con l'opportunità di apportarvi delle correzioni, di adattarlo alle nuove condizioni economiche e di trasporto, di tener conto delle preoccupazioni di igiene e di tempo libero, espresse da un ideale umanista.
È questo sforzo di modernizzazione e di rinnovamento delle nostre città e dei nostri villaggi che gli archivi dipartimentali mettono all'onore attraverso l'esposizione di belle opere iconografiche (mappe, piani e schizzi di architetti), fotografiche e audiovisive.
Dopo un'introduzione dedicata all'ampiezza delle distruzioni materiali, il percorso scenografico della mostra proporrà ai visitatori una deambulazione geografica, dal Nord Cotentin all'Avranchin e al Mortainais, passando per Saint-Lô - «capitale della Ricostruzione» - il Sacro Romano e il Greco.